
SCANDICCI (FIRENZE)- La Savino Del Bene ha messo a segno un colpo davvero importante in vista della prossima stagione ingaggiando in cabina di regia una palleggiatrice di grandissimo spessore come Giulia Rondon.
Palleggiatrice moderna, con tanti centimetri che gli permettono di sviluppare un gioco molto veloce sfruttando al meglio tutte le attaccanti a disposizione, dotata di un ottimo muro ed ha una capacità di lettura delle situazione di gioco che la rendono una delle migliori del panorama Italiano nel suo ruolo. Proviene dalla Liu Jo Modena dove ha giocato nelle ultime due stagioni.
Contestualmente annunciate le partenze di Jole Ruzzini, Silvia Lussana, Pavla Vincourova e Sara Menghi
Queste le prime parole a caldo di Giulia appena approdata in Toscana.
All'apice della tua carriera, dopo una grande stagione a Modena, hai scelto Firenze, sponda Savino Del Bene: perché?
« Perché è una società a mio parere ambiziosa che vuole puntare in alto, senza fare passi più lunghi della gamba. Rispecchia i miei ideali e il mio modo di essere ».
Ancora il campionato non è finito ma da quello che sembra molte squadre stanno allestendo un roster molto competitivo: che campionato sarà il prossimo?
« Sicuramente molto omogeneo, un po' più forte ancora dell'anno scorso perché tutte le società cercano di rafforzarsi. Ci sarà da divertirsi! ».
Sei un palleggiatore che spesso si trova a murare e attaccare. Hai molte doti ma i difetti quali sono?
« Beh sicuramente essere alta mi agevola a muro e nei pallonetti di seconda. In difesa non sono "un gatto" ma nelle ultime stagioni ho lavorato molto per migliorarmi. Ho la fortuna che mi piacciono tutti i fondamentali perciò cerco sempre di lavorare bene su tutti senza lasciare niente indietro ».
Il secondo arrivo nelle file della Savino Del Bene é Rondon, a pochi giorni dall'acquisto di Merlo: libero e palleggiatore, due ruoli difficilissimi sempre più importanti nella pallavolo. Quanto ti dà soddisfazione ricoprire questo ruolo?
« Il ruolo di palleggiatore è molto delicato che non lo cambierei per niente al mondo: mi piacciono le responsabilità. Devi essere sempre molto equilibrata e lucida per tenere la squadra in mano. Anche il ruolo del libero è molto difficile e sono contenta di trovare Enrica! ».
Dire a una pisana ti avvicini a casa giocando a Firenze sembra strano...ma credo che nella prossima stagione ci saranno molti tuoi concittadini che faranno il tifo per una squadra di Firenze: sei consapevole che stai cambiando secoli di storia di diatribe tra le città?
« Se non sorridevi mi potevo offendere – sorride Giulia -sono felice di giocare a Firenze, una città che amo a dispetto delle antiche diatribe, adesso la mia famiglia e i miei amici potranno venire a tifare senza fare troppi chilometri! ».
C'è grande attesa tra i tifosi per il tuo arrivo: ti senti di dirgli qualcosa?
« Spero di regalare a tutti i tifosi una bella stagione di farli divertire! Io ce la metterò tutta! ».