ROMA - Sospetti di corruzione sulla scelta di Rio de Janeiro come sede delle ultime Olimpiadi, svoltesi lo scorso agosto: è quanto scrive oggi la testata Le Monde.
Secondo il giornale francese, tre giorni prima dell'annuncio di Rio come sede dei Giochi olimpici, il 2 ottobre 2009, un imprenditore brasiliano, Arthur Cesar de Menezes Soares Filho, avrebbe pagato una tangente da 1,5 milioni di dollari a Papa Diack, figlio di Lamine Diack, allora presidente della Federazione internazionale di atletica leggera (IAAF) nonché membro del Cio.
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