© LaPresseCAGLIARI - Ieri Gianluca Festa ha guidato il primo allenamento, affiancato dal secondo Suazo. Parte il dopo-Zeman e l'addio del boemo potrebbe far tramontare anche lo schieramento col tridente che non ha portato in dote i gol attesi dai tifosi. Possibile che si torni al 4-3-1-2 che nel passato recente aveva dato ottimi frutti. A creare imbarazzo è però il fattore tempo. I due tecnici non hanno: già nella prossima settimana il Cagliari giocherà tre delle 7 gare rimanenti al termine della stagione. A Firenze domenica, poi nel turno infrasettimanale col Chievo per concludere lunedì 4 maggio al Sant'Elia con il Parma. Ieri Festa si è dedicato alla conoscenza del gruppo, il tempo di parlare di questioni tattiche non c'è stato ma l'impressione è che la squadra possa digerire meglio uno schieramento più coperto, con un uomo di fantasia dietro le punte. Non è detto che si veda già a Firenze. Ma al di là di questo la formazione non si discosterà molto da quella di Zeman. Sarà il tipo di copertura per evitare che la linea arretrata venga presa d'assalto dagli avversari. Inevitabile che il nuovo allenatore si rivolga poi ai giocatori che hanno fatto la storia recente, come Daniele Conti. Ai senatori Festa chiederà massima collaborazione ed atteggiamento positivo per onorare l'impegno fino alla fine. Fin quando la matematica non condannerà i rossoblu ci sarà uno spiraglio per continuare a sperare. E Festa potrebbe ricavare molto dai giocatori di maggiore esperienza, a partire da Cozzu che potrebbe tornare nel ruolo naturale di trequartista.