
VERONA - "Vincere anche senza gol di Toni? Da un lato siamo contenti, ma dall'altro anche un po' dispiaciuti. Abbiamo provato in tutti i modi ad aiutarlo a segnare ed anche Luca ha provato fino alla fine a far gol, ma non ci è riuscito. L'importante però è il successo della squadra". Così Andrea Mandorlini dopo la vittoria del suo Verona sull'Empoli. Un successo arrivato in rimonta, dopo essere andati inizialmente in svantaggio: "E' stata una partita tirata, bella - afferma il tecnico ai microfoni di Sky Sport - Abbiamo fatto una buona gara, contro una squadra che sta bene e contro la quale occorre essere sempre in partita. Noi, però, in casa, se abbiamo la giornata giusta, anche andando in svantaggio come ci è capitato diverse volte, non molliamo mai e creiamo le situazioni per rimetterci in piedi e vincere, come è successo anche oggi. Siamo contenti, non è mai facile nel finale di stagione, con gli obiettivi già raggiunti. Anche se noi ne abbiamo comunque ancora: migliorare la nostra classifica, e soprattutto aiutare Toni a diventare capocannoniere. Sarebbe veramente motivo di orgoglio, anche per me che sono il suo allenatore".
SUL FUTURO DELLA SOCIETA' - "Contratti in scadenza e voci di cessione della società? Non siamo preoccupati, eravamo preoccupati solo della partita, che è andata bene. Noi abbiamo cambiato molto ma il giocattolo è sempre bello. Ci abbiamo messo un po', magari, a capirlo. 98 punti in due anni sono un bel risultato, siamo contenti. Al di là di tanti cambiamenti la squadra è cresciuta, sono arrivati giocatori importanti. Oggi è arrivato il presidente ed ha smentito davanti a tutta la squadra che non c'è nessun tipo di interesse e nessun tipo di cordata, lui sarà ancora al timone della società. Con questa società è sempre stato così, si è sempre arrivati alla fine per poi ripartire, e sempre nel migliore dei modi. Il mio futuro? Ora quello che conta è finire bene. Sono qui da cinque anni, siamo partiti da molto lontano. Le motivazioni devono esserci sempre, e qui sono molto forti. Non ho mai pensato a lungo termine, ora finiamo il campionato, ci sarà tempo per parlare. Le dichiarazioni di Moras? Cado dalle nuvole, non me le sarei aspettate. Ma è anche in un momento particolare della sua vita".