Racing Club, Cipriani: «Puntiamo in alto»

L'allenatore della Juniores: «La rosa, comunque, è di qualità anche se forse siamo numericamente un po’ carenti nel reparto offensivo»
2 min

ARDEA - In una società come il Racing Club che negli ultimi anni ha avuto una crescita notevolissima da tutti i punti di vista, compreso quello del settore giovanile agonistico, avere in carico l’unica categoria provinciale è certamente una grande responsabilità. Perché un club come quello del presidente Antonio Pezone vuole stare nel calcio che conta a tutti i livelli e quindi fare il salto tra i regionali diventa un obiettivo inevitabile a inizio stagione. Lo sa benissimo il tecnico Massimo Cipriani che anche quest’anno ha preso in carico la Juniores (provinciale, appunto) e che è uno dei tecnici di “lunga data” all’interno del club della Pineta dei Liberti. «Inizieremo il campionato ospitando il Nettuno, formazione di cui non conosciamo lo spessore – dice Cipriani – Noi, comunque, siamo abituati a guardare in casa nostra cercando di far esprimere al massimo i ragazzi».

LA PREPARAZIONE - Il pre-campionato ha lasciato buone indicazioni al tecnico. «Abbiamo disputato alcune amichevoli – ricorda Cipriani -, l’ultima delle quali è stata quella vinta per 3-1 in casa sul Borgo Montello sabato scorso. Una gara caratterizzata da un forte acquazzone e da un campo molto pesante, un test utile per capire che a livello fisico la squadra è già ad un buon livello, direi tra il 60 e il 70%. E’ ovvio che non mi aspetto un gruppo brillantissimo a questo punto della stagione, ma i ragazzi vorranno ben figurare nel primo appuntamento ufficiale della stagione, per di più casalingo».

DA ALTA CLASSIFICA - Anche perché le ambizioni della Juniores provinciale del Racing sono quasi “obbligate”. «L’intenzione è quella di puntare in alto, poi però dovremo aspettare il giudizio del campo – spiega Cipriani - Questo è un gruppo molto rinnovato rispetto all’anno scorso, con diversi elementi del ’98 che sono saliti nella Juniores e qualche nuovo innesto. La rosa, comunque, è di qualità anche se forse siamo numericamente un po’ carenti nel reparto offensivo e allora dovremo trovare delle soluzioni tattiche e di gioco che possano valorizzare al meglio i nostri attaccanti».


© RIPRODUZIONE RISERVATA