Messi aveva deciso di lasciare il Barcellona

Un documentario trasmesso dalla televisione catalana ha rivelato che, l'estate scorsa, Leo era determinato a cambiare aria a causa del timore di finire in carcere. Il piano prevedeva un trasferimento al Manchester City con l'aiuto di Guardiola.
Messi aveva deciso di lasciare il Barcellona© EFE
Andrea De Pauli
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BARCELLONA (SPAGNA) Nei prossimi giorni, a quanto sembra, il Barcellona perderà Neymar, ma l’estate scorsa il club catalano ha seriamente rischiato di assistere alla fuga di un impanicato Leo Messi. Alla base delle inquietudini dell’argentino, all’epoca determinato a fare le valigie e cambiare aria, il timore di dover finire veramente in carcere, a causa dei guai con il fisco. A rivelarlo è stato il documentario Jocs fiscals (Giochi fiscali), trasmesso dalla televisione catalana, TV3, che ha assicurato come il fuoriclasse argentino avesse individuato nel Manchester City la nuova destinazione e che per cercare di concretizzare il progetto si sia incontrato, in quei giorni tormentati, con il vecchio mentore Pep Guardiola.

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LA RICOSTRUZIONE - Secondo la ricostruzione apparsa nel documentario, il 6 luglio della scorsa estate, il padre procuratore Jorge Messi avrebbe telefonato al direttore esecutivo del City, Ferran Soriano, per annunciargli che il celebre rampollo aveva deciso di abbandonare il Barça. Quattro giorni dopo, sarebbe stato informato della situazione anche Guardiola, che solo da poche ore si era insediato sulla panchina del nuovo club. A quanto pare, Leo era impaziente di incontrarlo di persona per trovare una soluzione alle sue angosce. Approfittando di una trasferta lampo del tecnico a El Vendrell, in provincia di Tarragona, per una festa familiare, Pep si allungò fino alla località costiera di Castelldefels, dove risiede il cinque volte Pallone d’Oro. Lì l’incontro, dove un angosciatissimo Messi avrebbe spiegato al vecchio allenatore di sentirsi in trappola a seguito della condanna in primo grado a 21 mesi i carcere per aver eluso il fisco iberico. Della situazione, poi, sarebbe stato informato anche il presidente del Barça, Bartomeu, sempre da papà Jorge. Il numero uno blaugrana, però, decise di intervenire con forza per bloccare il tentativo di fuga dell’argentino, facendo valere i due anni di contratto che all’epoca ancora lo legavano al Barça e non se ne fece nulla. Nei mesi seguenti, poi, le nuove decisioni del tribunale, che esclusero la possibilità che Leo finisse davvero in carcere, resero più tranquillo il quadro e favorirono il nuovo contesto per un rinnovo con il club della vita che sarebbe arrivato lo scorso giugno.

@andydepauli

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