
Il Mipaaf, si sa, da buon (?) ministero ha i suoi tempi. Sono disastrosi quelli dei pagamenti alla categorie (oggi nel “question time”, all’interrogazione dell’on. Maria Chiara Gadda «sul ritardo ormai gravissimo», la risposta del sottosegretario con delega all’ippica sen. Francesco Battistoni è stata che «si conta di completare entro gennaio la liquidazione del primo trimestre 2021»...). Non sono mai certi quelli relativi alle comunicazioni anche urgenti sull’attività ordinaria o straordinaria legata alle corse.
Si attendeva magari già per oggi la pubblicazione D.M. che comunicasse ogni decisione presa in merito alla ripresa del galoppo a Milano, dopo i collaudi di ieri sulle piste “japonicate” di San Siro, e invece per il momento ancora niente (anche perché la firma del decreto spetterebbe al dirigente a capo del PQAI VII che al momento non c’è, in attesa della nomina di Giovanni Di Genova). Verosimilmente spunterà domani, o almeno lo si spera, nel caso a firma del d.g. Oreste Gerini. E dovrebbe racchiudere una sorpresa, anche se Pasqua è passata da un pezzo: ovvero che la sospiratissima giornata di corse di domenica 24 si effettuerebbe a Roma e non a Milano, dopo forti pressioni delle categorie del galoppo. E questo non tanto per l’impossibilità di disputare il GP del Jockey Club sui tradizionali 2400 metri in pista grande ma al massimo sui 2200 con arrivo al terzo traguardo. Quanto piuttosto perché alla fine non ci sarebbe la certezza di piste al di sopra di ogni sospetto (o rischio, se preferite), dopo che appunto ieri la pista media (destinata agli altri gruppi 2 del convegno, Gran Criterium e Dormello) era stata giudicata inabile alla ripresa delle corse, la grande invece agibile solo per 1800 metri fino al primo e abituale traguardo, la circolare per 2000 metri e la dritta esclusivamente sul lato interno.
S’era parlato (ma non certo nel comunicato ufficiale di Snaitech, che rimandava appunto alle decisioni del Mipaaf) di un convegno da disputare lunedì 18 (e nella mattinata di oggi a UnireSat l'aveva confermato Lorenzo Stoppini, direttore della Business Unit degli ippodromi Snaitech, parlando però di alternanza delle piste in quel giorno in modo da consentirne il riassetto tra una corsa e l'altra sullo stesso tracciato), così da mettere alla prova sul serio le piste più o meno agibili (per più o meno si intende il metraggio limitato), e poi passare a quello del 24 (con un punto di domanda sul destino del Jockey Club, con iscrizioni da annullare e rifare in caso di 2200 metri e arrivo al terzo traguardo). Nella giornata odierna però c’è stata una frenetica successione di contatti tra Milano e Roma (ippodromi, rappresentanti di categoria, ministero), anche perché il 24 proprio per la concomitanza con San Siro non erano previste le corse a Capannelle. Staremo a vedere se queste anticipazioni risulteranno esatte o meno, tutto sta che venga pubblicato il D.M.: siamo al 13 di ottobre e riguarderebbe le corse del 24... Lo sollecitano soprattutto gli operatori ippici delle altre nazioni, tedeschi in particolare: quelli che ancora danno una dignità tecnica alle nostre corse di gruppo...