Baghed come Omaticaya nel Prix Robert Papin (gruppo 2, 130.000 €, m. 1200): a otto anni dal secondo posto ottenuto con la femmina da Bernstein (nel 2013 si correva però ancora a Maisons Laffitte), Vincenzo Fazio si è ripetuto a Chantilly con il maschio da Twilight Son, battuto solo dall’incontenibile “dragster” Atomic Force, capace di chiudere in 1.08.69.
Il sauro allenato in Scozia da Kevin Ryan come sempre è stato leader a ritmo vertiginoso, con Baghed tenuto in quarta posizione all’attesa da Cristian Demuro. Atomic Force, che prima di questa corsa era stato acquistato da Siu Pak Kwan per proseguire la carriera a Hong Kong, non è mai stato impensierito dagli avversari. Baghed ha piazzato una notevole accelerazione ai 300 finali e alla distanza ha tenuto sotto controllo Hellomydarlin, chiudendo appunto secondo a due lunghezze e mezza dal vincitore e con una lunghezza appena abbondante di vantaggio sulla terza arrivata.
Pagato 7.500 ghinee da yearling a Newmarket tramite l'agente Marco Bozzi, Baghed era alla quarta corsa in carriera. Dopo due vittorie consecutive (la prima a reclamare a Roma, la seconda a Milano nell’Avvenire), era stato sconfitto di cinque lunghezze nel Primi Passi da Windstormblack, pure lui in origine destinato al Papin ma nel frattempo venduto a Hong Kong come Atomic Force. Fazio, sempre bravo con i puledri e nel tema della velocità, è dell’idea di di tornare in Francia per il Prix Morny (gruppo 1, 350.000 €, m. 1200) del 24 agosto a Deauville. Sempre che non arrivi anche per Baghed, che porta i colori della moglie Manila Illuminati (ma sono diversi i soci nella proprietà), un’offerta di quelle irrinunciabili...
Particolarmente soddisfatto Demuro jr, che aveva già montato il puledro di Fazio nel Primi Passi: «Baghed è andato molto bene. Prima della corsa avrei messo la firma per il secondo posto... Oggi mi è piaciuto un sacco come ha accelerato. Qui ha trovato più ritmo e quando l'ho chiamato è scattato in modo splendido, a Milano invece Windstormblack davanti ha fatto sempre i suoi comodi davanti».
Il Papin ha spesso messo in evidenza i puledri di proprietà italiana, con le vittorie di Rolly Polly nel 2000 e Lui Rei nel 2008, i secondi posti di Sammler nel 1977, Golden Titus nel 2006, Magritte nel 2007 e la citata Omaticaya nel 2013, e ancora i terzi posti di Policrock nel 1975 e Slap Shot nel 2001.