
«Ci voleva l’infortunio per farmi vincere le Oaks...»: pensiero e parole di Dario Vargiu dopo il primo trionfo nella classica finora stregata per il 44enne fantino di Oristano, vincitore in carriera di tutte le altre, qui in Italia, ma mai del Derby in rosa prima di oggi. E invece a San Siro prima “DVR” è tornato al successo con Lollipop Girl, nella listed Premio Crespi, a 62 giorni dall’ultima vittoria conquistata prima dell’incidente dell’8 aprile a Firenze (e 59 dalla caduta al Visarno), e poi ha sbancato le Oaks. Ironia della sorte: l’ultima vittoria prima dello stop era arrivata a Roma proprio con Eulaila, l’odierna oakswinner.
Questa volta l’imbattuta 3 anni della Quafin (salgono a quattro i suoi successi in altrettante corse) da principio ha trovato l’opposizione di Zelandia, che s’è arroccata allo steccato mentre Vargiu teneva distante la sua in mezzo alla pista per rilassarla, dopo il contrattempo che nelle gabbie di partenza l’aveva addirittura privata del ferro all’anteriore sinistro. Le due hanno proceduto più o meno sulla stessa linea sulla retta di fronte e ancora sulla curva, mentre Kharsang, la favorita Invite e Nania restavano più o meno a ridosso. In retta d’arrivo Eulaila ha messo sotto Zelandia a traguardo ancora lontano e s’è riallungata ogni volta che all’esterno Cima Star e Sopran Basilea hanno cercato di impensierirla, mntre Anoush tentava di agganciare le nostre all’interno e Invite era invece presto arrendevole. Negli ultimi 50 metri Eulaila si distendeva ancora e Vargiu faceva in tempo a lanciare un urlo liberatorio e alzarsi sulle staffe. A una lunghezza Cima Star era abbastanza netta seconda su Anoush e Sopran Basilea, queste invece separate solo da un muso. Invite chiudeva deludente quinta, probabilmente condizionata dalla pista molto (troppo?) scorrevole.
VITTADINI. Le femmine di 3 anni vanno per altre strade, a questo punto della stagione. Invece il “numero” inscenato nel Nogara, dopo il quarto posto un po’ così nel Regina Elena, ha spinto il team di Aria Importante a misurarla con gli anziani sul miglio del Vittadini. E la 3 anni allenata da Alduino Botti per la Blueberry se l’è giocata nel rispetto dei 52 chili e mezzo che si ritrovava grazie alla proposizione di corsa: praticamente da pesetto di handicap di altri tempi, ovvero in testa e via. Mario Sanna ha scandito i parziali al meglio di fronte e in curva, poi in retta d’arrivo ha respinto bellamente le bordate del tedesco Potemkin (ma anche di Fulminix) e infine ai 100 conclusivi ha tenuto botta a Pensiero d’Amore, scatenato in mezzo alla pista da Salvatore Sulas. Aria Importante ha reagito con carattere ammirevole, dopo che Sanna è andato a cercare l’avversario, e sul palo ha mantenuto una testa di vantaggio, con Fulminix che ha vinto il duello personale con Potemkin per la terza piazza.
Per la “homebred” della famiglia Bezzera è il secondo successo in gruppo 3, dopo il Primi Passi giovanile, con un ruolino di marcia che comprende ora 7 vittorie e 2 piazzamenti (il 2º nel Gran Criterium e il 4º nel Regina Elena) in 9 corse. E va evidenziato come il confronto con i maschi l'avesse già avuto da puledra nel Gran Criterium, quando era stata battuta solo da Vis a Vis.
MULAS. In apertura di convegno, da segnalare la 1000ª vittoria in carriera per Silvano Mulas: è arrivata in una maiden con Scherbatsky.
Oaks d’Italia (gruppo 2, 366.300 €, m. 2200 p.g.): 1. Eulaila (D. Vargiu), 2. Cima Star, 3. Anoush, 4. Sopran Basilea. Distacchi: 1 - 3/4 - muso. Tot. 7,95 2,71 2,82 1,65 (97,58) Trio 201,68.
Premio Carlo Vittadini (gruppo 3, 72.050 €, m. 1600 p.g.): 1. Aria Importante (Mario Sanna), 2. Pensiero d’Amore, 3. Fulminix, 4. Potemkin. Distacchi: testa - 2 1/2 - 2 1/2. Tot. 4,02 2,05 2,48 2,79 (17,45) Trio 138,68.