
La decisione era nell’aria da un po’ ed è arrivata nella serata di oggi. Nella riunione che si è tenuta nel pomeriggio a Capannelle, c’era da valutare le eventuali iniziative contro il decreto Mipaaf dello scorso 25 marzo sulle sovvenzioni agli ippodromi, decurtate per l’anno in corso. E alla fine la forma di protesta scelta da parte di alcuni gestori tra gli associati di Ani, Coordinamento Ippodromi, Federippodromi e Uni è stata quella di proclamare lo stop all’attività ippica delle corse a partire da lunedì 18 aprile. Il comunicato congiunto, oltre che alla ulteriore riduzione dei corrispettivi per il 2016, fa riferimento all’assenza di confronto da parte del ministero ma anche al mancato pagamento delle relative spettanze a partire dall’agosto 2015 (si tratterebbe tuttavia solo di quelle derivanti da scommesse e segnale tv: le altre e più importanti per gli impianti sono state regolarizzate fino a tutto dicembre). E si conclude imputando al Mipaaf «la fine dell’ippica italiana, con gravissime conseguenze per migliaia di famiglie che operano nel settore, mettendo a rischio l’esistenza del patrimonio equino nazionale». L’unico gestore di ippodromo a diffondere un proprio comunicato è stata Hippogroup Roma Capannelle, con una dichiarazione del direttore generale Elio Pautasso: «Siamo stati costretti a prendere questa posizione a causa dei mutevoli e contraddittori provvedimenti posti in essere dal Ministero, che appaiono finalizzati a esclusive ragioni di bilancio e sono ben lontani dai fini istituzionali che dovrebbero caratterizzare l’operato del Dicastero tutore. Secondo le recenti disposizioni (Decreto 24307 del 25 marzo), il Ministero non può effettuare pagamenti alla società di corse almeno fino al mese di ottobre 2016. Il che vuol dire per noi nessun introito a fronte di spettanze di servizi regolamentati da una convenzione che è per altro scaduta il 31 dicembre 2015». Gli ippodromi che hanno scelto lo scontro frontale hanno annunciato una conferenza stampa per giovedì 14, quando forse ci sarà una mappa esatta degli astensionisti: non tutti hanno preso una decisione e soprattutto più di qualcuno hanno scelto di non aderire alla protesta. Staremo a vedere se ci sarà una convocazione da parte del Mipaaf, che in realtà almeno in paio di occasioni aveva convocato invano le società di corse, e ciò che nel caso accadrà da lunedì 18 in poi. Di sicuro, quello delle minori sovvenzioni agli ippodromi è un argomento che non trova l’appoggio da parte delle altre categorie ippiche. Nel frattempo, la Giunta comunale di Livorno ha autorizzato il fallimento della Labronica Corse.