Peccato veniale, ma non c'erano dubbi. L'allenatore Marco Botti (nella foto WMN) se l'è cavata con 200 sterline di multa, da parte della British Horseracing Association, per l'episodio del 3 novembre scorso, che aveva avuto come protagonista un cavallo da lui allenato. Il 3 anni Sammy’s Warrior, appartenente a Fabfive & Partner, dopo essersi piazzato secondo a Redcar in una “reclamare” era stato acquistato per 12.000 sterline dal trainer Jim Best. Quest'ultimo però successivamente si era accorto che il cavallo, contrariamente a quanto pubblicato sul programma ufficiale del convegno, non era un maschio ma un castrone e per questo motivo aveva chiesto e ottenuto l’annullamento dell’acquisto e il rimborso delle spese, commentando in modo sarcastico: «È come ritrovarsi un gatto sapendo di aver comprato un cane...». Alla restituzione del cavallo, Botti aveva spiegato che la variazione dello “status” di Sammy’s Warrior non era stata colpevolmente comunicata a Weatherbys, l’ente tecnico che si occupa anche dell’anagrafe ippica in Inghilterra, dopo l’intervento di castrazione.