Il Tar del Lazio ha ritenuto legittimo l’anno di Daspo disposto dalla Questura di Cesena per il sit-in di protesta tenutosi al Savio in occasione del convegno di corse del 27 giugno (nella foto) e ha respinto il ricorso dei guidatori coinvolti (Giorgio D’Alessandro, Giorgio D’Alessandro sr, Giorgio D’Alessandro jr, Raffaele D’Alessandro, Giustino Panico, Giuseppe Tizzano, Marcello Vecchione, Mario Minopoli jr), i quali quindi fino al 21 luglio 2016 potranno accedere agli ippodromi esclusivamente in occasione degli impegni agonistici dei loro cavalli, con l’indispensabile autorizzazione delal rispettive Questure. Il Tar ha valutato il provvedimento «congruo e sufficientemente motivato», anche perché dallo stesso «non deriva un danno grave ai ricorrenti, ai quali è comunque concesso l’ingresso all’interno degli impianti, anche se con le dovute autorizzazioni».